About

Mi chiamo Rossi Giordano, ho la fortuna di essere marito di una splendida moglie di nome Federica e padre di un bimbo magnifico di nome Geremia.

Ho iniziato a calciare il mio primo pallone a 5 anni, come molti dei nostri bimbi, ma ho avuto la fortuna di avere in dono delle qualità che mi hanno permesso di arrivare a calcare dei campi importanti fino ad arrivare a vestire la maglia della nazionale italiana. Poi ad un tratto la mia vita iniziò a cambiare ed abbandonai il calcio professionistico per quello dilettantistico perché, per una serie di circostanze avverse, era molto più grande il desiderio di diventare una persona stimata e rispettata come mio padre che non continuare ad essere un ottimo calciatore solo per interessi personali e/o altrui.
Smisi di giocare da giovane, a 31 anni feci la mia ultima partita e dopo un anno decisi di trasferirmi all’estero per chiudere un percorso di formazione iniziato molto tempo prima… e durante questa mia esperienza ebbi la fortuna e la bravura di entrare a far parte di un Academy di livello internazionale, iniziando ad allenare in primis una squadra fino a diventare un corresponsabile di quasi 400 ragazzi provenienti da tutto il mondo… dove iniziai a vedere il calcio con occhi diversi, capendo anche che i sorrisi degli altri sono e saranno sempre più importanti dei miei.
Perché un allenatore non può essere altro che una guida, ed il bene degli altri arriverà sempre prima del suo.
Dopo aver assaporato da molto vicino la mia permanenza in una città grandiosa come Sidney, anche in quel momento la vita decise di farmi cambiare strada e quindi fui costretto a tornare in Italia, portando con me un gran bagaglio di conoscenze, emozioni e sogni. Dopo aver fortunatamente superato questa prova tornai a frequentare e conoscere molte persone del nostro panorama calcistico veronese ed eccomi, da Novembre 2017, a collaborare in questa giovane società denominata Olimpia Ponte Crencano, seguendo sia il settore giovanile che guidando la prima squadra.
COSA VUOL DIRE PER TE ESSERE ALL’OPC?
Dal primo giorno ho cercato di trasmettere e di condividere ogni mia conoscenza con tutte le persone che compongono la nostra società mettendomi a disposizione con tutti per migliorare in ogni piccola cosa, ho provato a modo mio di insegnare ad amare questo magnifico sport come lo amo io ma soprattutto ho ascoltato, vissuto e molte volte risolto le problematiche che ogni bambino, ragazzo o uomo ha all’interno di questo ambiente.
L’unico luogo dove mi sento me stesso è il nostro campo da calcio, sto troppo bene a fare ciò che amo ed è molto gratificante essere riconosciuto. Ma la riconoscenza deriva solo ed esclusivamente dalla credibilità e senza carisma, competenze e comunicazione tutto ciò non sarebbe possibile.
Ecco perché ricordo spesso ai miei ragazzi che non dobbiamo essere grandi per iniziare ma bisogna iniziare per essere grandi, e questa società ha molto per crescere ma molto di più da scrivere!